Quando uno spazio fa sentire bene le persone

Emanuele Giovanetti 10.11.2024 – ©copyright2024 GIOVANETTI HOME SA

La relazione tra spazio e benessere è complessa e affascinante, e diversi fattori contribuiscono a determinare perché uno spazio possa far sentire bene le persone, mentre un altro può risultare stancante o addirittura sgradevole. Di seguito, approfondiamo queste dinamiche, integrando spunti dalle neuroscienze e dall’architettura:

1. Sistemi Sensoriali e Percezione dell’Ambiente

  • Stimolazione Sensoriale: Gli spazi attivano i nostri sensi. Un ambiente che offre stimoli visivi, tattili e acustici piacevoli può generare emozioni positive. Al contrario, spazi sovraccarichi di stimoli o con un’illuminazione scarsa possono creare disagio e affaticamento.
  • Colori e Materiali: Le neuroscienze hanno dimostrato che i colori e i materiali utilizzati in un ambiente influenzano il nostro stato d’animo. Colori caldi e naturali possono favorire una sensazione di conforto e relax, mentre colori freddi o aspri possono risultare opprimenti.

2. Spazi Naturali

  • Connessione con la Natura: Ambienti che incorporano elementi naturali come piante, luce naturale e vista su paesaggi esterni possono aumentare il benessere psicologico. Questo approccio, noto come “biophilic design”, si basa sul nostro innato desiderio di connetterci con la natura.
  • Ritorno ai Luoghi: Le esperienze positive associate a spazi naturali possono stimolare la memoria e il desiderio di tornare in quegli ambienti. Alberi, giardini e acqua creano un senso di tranquillità e appartenenza.

3. Funzionalità e Comfort

  • Progettazione a Misura: Un ambiente progettato per le attività che vi si svolgono, con una disposizione logica e spazi funzionali, facilita l’interazione e il comfort. Spazi poco pratici o sovraffollati possono portare a stress e frustrazione.
  • Zone di Comfort: Aree ben progettate per il relax o la socializzazione incoraggiano le persone a trascorrere più tempo in quegli spazi, creando ricordi positivi.

4. Memoria e Identità

  • Esperienze Significative: I luoghi associati a esperienze significative o emozioni positive vengono ricordati meglio. Se uno spazio evoca ricordi piacevoli, le persone saranno più inclini a tornare.
  • Identità del Luogo: Gli spazi che riflettono una forte identità culturale o personale possono suscitare sentimenti di appartenenza e orgoglio, influenzando le decisioni di ritorno.

5. Effetti Psicologici e Fisiologici

  • Risposte Cerebrali: L’architettura e l’ambiente fisico influenzano l’attività cerebrale. Neurologicamente, spazi progettati bene, che offrono sicurezza e comfort, possono stimolare aree del cervello associate alla felicità e alla tranquillità.
  • Stress e Fatica: Spazi stressanti, come quelli affollati o disordinati, possono attivare risposte negative nel cervello, aumentando i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e causando affaticamento.

6. L’importanza della Comunità e della Socializzazione

  • Spazi Sociali: Ambienti che promuovono interazioni sociali positive possono creare un senso di comunità e appartenenza. La sociabilità è intrinsecamente legata al nostro benessere e agli stati d’animo.
  • Riconoscimento e Interazione: Luoghi in cui le persone si sentono riconosciute e apprezzate tendono a farle ritornare, creando una connessione oltre la pura funzionalità dello spazio.

Conclusione

L’approccio progettuale negli spazi in cui trascorriamo la maggior parte della nostra vita deve prendere in considerazione non solo l’estetica, ma anche il profondo legame tra ambiente, emozione e comportamento umano. Sfruttare le scoperte delle neuroscienze può guidare architetti e designer verso la creazione di ambienti che non solo soddisfano le esigenze pratiche, ma contribuiscono anche al benessere globale delle persone. La consapevolezza di quale impatto possa avere l’ambiente sulle emozioni e sulle interazioni sociali è fondamentale per progettare spazi che siano veramente accoglienti, stimolanti e che favoriscano una miglior qualità della vita.